Puntalazzo Jazz Festival
Allright, allright, allright!
Risuona ancora il commento di entusiasmo del contrabbassista portoricano Eddie Gomez alla fine del suo concerto di apertura del Puntalazzo Jazz Festival. Chi semina raccoglie, e Puntalazzo Jazz Festival ha ben seminato ed il suo ritorno sul palcoscenico, dopo un anno di forzata sospensione, ha dimostrato il buon legame con il suo pubblico. Adesso è già momento per pensare al domani

«Allright… allright, allright, allright!». Risuona ancora il commento di entusiasmo del contrabbassista portoricano Eddie Gomez quando alla fine del suo concerto di apertura del Puntalazzo Jazz Festival, il 9 agosto scorso, si lasciò immortalare dai fotografi insieme con i compagni di palcoscenico, il pianista Salvatore Bonafede ed il batterista Marcello Pellitteri, e con il patron della manifestazione Luigi Monterosso. Il jazz a Puntalazzo è feeling reciproco, ed ecco che il pianista newyorkese Kevin Hays, protagonista della seconda serata di musica lo scorso 11 agosto con il sassofonista Seamus Blake, ha postato sulla sua pagina facebook i nostri post con spezzoni video del concerto.

Per non parlare dei post di grande soddisfazione del pianista Gaetano Spartà o il selfie con i volti sorridenti del contrabbassista Marco Panascìa e del bassista Dario Deidda, tutti musicisti che hanno magnificato la chiusura del festival lo scorso 13 agosto.

Chi semina raccoglie, e Puntalazzo Jazz Festival ha ben seminato ed il suo ritorno sul palcoscenico, dopo un anno di forzata sospensione a causa della pandemia, ha dimostrato il buon legame con il suo pubblico. Non era facile tornare in questo clima ancora dominato da tante incertezze sul fronte sanitario, non era scontato tornare ad avere un pubblico.

Adesso è già momento per pensare al domani. Tra gli amici del Puntalazzo Jazz Festival c’è chi sogno in grande per il futuro del festival auspicando un modello-Berchidda, ovvero un festival diffuso sul territorio, al di là del luogo dove è nato, al pari del celebre festival creato nel territorio di nascita dal trombettista sardo Paolo Fresu e che richiama appassionati da varie parti del mondo. Sognare ad occhi aperti è sempre bello, realizzare i progetti è sempre meglio ma per sognare in grande ovviamente è necessaria una proficua sinergia tra l’operatore privato che mette in gioco idee, location e capitali, sponsor privati illuminati e le varie amministrazioni pubbliche, a vari livelli, che devono ben capire quali progetti meritano supporto e di che tipo.
“Il jazz è ritmo e significato” diceva il pittore Henri Matisse grande appassionato di musica afro-americana e la sua arte è un “concerto” per forme e colori che passa dal “pianissimo” delle pagine scritte al “fortissimo” delle figure. A Puntalazzo ritmo e le colate laviche del 1928 trasformate in teatro open air ogni anno sono un concerto unico. Provare per credere.
